
Gastroenterite virale del gatto
PANLEUCOPENIA FELINA GASTROENTERITE: malattia virale causata da un PARVOVIRUS (FPV feline parvo virus) strettamente correlato al Parvovirus canino.
È una pericolosissima malattia molto contagiosa e letale e molto resistente nell’ambiente esterno. Quindi è sempre estremamente importante attuare una disinfezione profonda con candeggina e vapore se il nostro gatto ne fosse venuto in contatto
La panleucopenia felina viene trasmessa per via oro-fecale, solitamente per via indiretta, anche se un contagio diretto durante la vita fetale è possibile, così come l’infezione neonatale.
Il virus viene eliminato dalla saliva dalle feci dal vomito e puo infettare un altro soggetto anche attraverso oggetti contaminati come copertine cucce addirittura le nostre scarpe vestiti o mani compreso chiaramente il contatto con un gatto infetto, che non significa ancora malato. La malattia infatti è quando compaiono i sintomi, l’infezione può essere molto prima ed è quella fase più pericolosa perché i sintomi non ci si accorge che il virus sta già circolando
In generale la carenza di anticorpi materni, che proteggono fino a circa le 8 settimane di età, la scarsa igiene, il sovraffollamento, lo stress, la presenza di altri patogeni enterici, quali il Coronavirus felino, la Salmonella ed il Campylobacter e talvolta l’incapacità del sistema immunitario di produrre anticorpi efficaci, predispongono a contrarre la malattia.
I sintomi clinici sono legati alla diarrea, il più delle volte emorragica, dovuta alla distruzione da parte del virus dei villi intestinali, tuttavia le manifestazioni cliniche sono piuttosto variabili, con forme ad insorgenza subdola fino a forme iperacute
Il virus una volta entrato si localizza nei linfonodi e nelle cellule in rapida crescita come quelle intestinali distruggendole. La sua prima azione è quella di distruggere i leucociti (cellule delle difese immunitarie) e privare il micio di difese. Ecco perché la malattia sia chiama PANLEUCOPENIA.
FORMA IPERACUTA il micino è molto piccolo ottava dodicesima settimana o poco più muore in meno di 24h solo manifestando un lieve abbattimento. Non si ha nemmeno il tempo di capire cosa sta succedendo.
FORMA ACUTA altrettanto letale, i sintomi sono invece caratterizzate da febbre, dolore addominale, abbattimento, anoressia, vomito, diarrea emorragica, setticemia e morte entro 72 ore dalla comparsa dei sintomi Colpisce i piccoli e gli adulti non vaccinati. Spesso le infezioni secondarie e l’abbattimento eccessivo provocano la morte entro qualche giorno.
FORMA SUBACUTA negli adulti anche vaccinati. I sintomi sono più lievi. La possibilità di guarigione molto molto più alta.
Una volta guarito il micio resta protetto per tutta la sua vita!
Non esiste una cura. Una volta contratta la malattia dipenderà dalle difese immunitarie del micio e dai farmaci per contrastare disidratazione e infezioni secondarie.
PREVENZIONE
Effettuare SUBITO test sulle feci per individuare il virus e PCR *. Importante effettuare SUBITO appena preso il micino un semplice test sulle feci soprattutto nella fase SENZA sintomi perché se presente il virus si DEVE subito isolare e provare a curare anche con immunostimolanti
*Il sospetto diagnostico viene avvalorato molto spesso dai segni clinici e dalla drastica riduzione dei leucociti, che accompagna spesso la gravità della malattia. La patologia diventa tanto più fatale quanto più si abbassa il valore leucocitario.
Gli esami di laboratorio effettuabili in presenza di sospetto di tale patologia, oltre al semplice esame emocromocitometrico, sono kit diagnostici che sfruttano la tecnica ELISA (enzime-linked immunosorbent assay, saggio immuno-assorbente legato ad un enzima), che rilevano la presenza del virus utilizzando la ricerca degli anticorpi su un campione di feci.
I test sierologici vengono sconsigliati poiché non sono in grado di distinguere anticorpi prodotti dalla vaccinazione da quelli prodotti in seguito al contagio dell’infezione.
La gestione terapeutica della malattia prevede un ricovero tempestivo.
La prevenzione risulta senza alcun dubbio l’arma vincente per combattere la diffusione di questa malattia.
La vaccinazione contro il Parvovirus è obbligatoria per tutti i gatti, sia che vivano in casa, sia che abbiamo la possibilità di uscire. La vaccinazione deve essere eseguita su gattini di età compresa tra le 6 e le 12 settimane, tempo in cui l’immunità assunta con il colostro è in calo; successivamente va richiamata dopo 3-4 settimane e ripetuta dopo un anno.
Per i gatti adulti, di cui non si conosce la storia vaccinale, va fatta una prima vaccinazione con un richiamo
Secondo le linee guida internazionali, terminato il protocollo iniziale, la vaccinazione va eseguita ogni tre anni per i gatti che non hanno contatti con l’esterno ed ogni anno per quelli che invece ne hanno la possibilità.
VACCINAZIONI – importantissima arma che deve essere eseguita sia sui gattini che sui gatti adulti.
RINOTRACHEITE – malattia virale causata da un herpesvirus (Feline Herpesvirus-1, FHV-1) i cui segni clinici sono prevalentemente respiratori (scolo nasale e oculare, difficoltà respiratorie, starnuti, tosse), e congiuntivite.
CALICIVIROSI – malattia virale causata da un calicivirus (Feline Calicivirus, FCV) che provoca una malattia caratterizzata da ulcere orali econseguente scialorrea (abbondante salivazione), febbre, abbattimento, segni respiratori e congiuntivali.
Se viene preso un nuovo gattino o gatto anche adulto in casa occorre immediatamente visitarlo e valutare subito Esame delle Feci compreso test Parvo ed è di fondamentale importanza tenerlo isolato da altri gatti presenti in casa fino al termine di tutte le profilassi. Chiedi a noi che sapremo darti tutte le informazioni necessarie